In questa pagina faremo una breve introduzione al
monsone indiano.
Durante l'inverno, dominano le correnti fresche e secche provenienti da nord-est. A partire da febbraio le temperature aumentano rapidamente, e già ad aprile e maggio si assiste ad un aumento dell'instabilità con rovesci e temporali pomeridiani nel nord-est e nelle zone meridionali.
Come si può vedere nell'immagine qui sopra, il monsone vero e proprio, portato dalle correnti di sud-ovest, arriva a seconda delle zone dall'inizio di giugno all'inizio di luglio.
Il
monsone di sud-ovest è più intenso sulla costa occidentale e sulle pendici dei Ghati occidentali, ai piedi dell'Himalaya ad est del Nepal e nel nord-est, mentre porta piogge meno abbondanti al nord-ovest, nelle zone interne centro-meridionali e lungo la costa sud-orientale.
Il monsone dura poi fino a settembre, quando comincia a ritirarsi seguendo il percorso inverso: si ritira prima al nord-ovest, dove era arrivato per ultimo. Ecco le date indicative del ritiro del monsone (ci possono essere delle differenze da un anno all'altro).
Non è però finita perché alcune zone sono interessate dal
monsone di ritorno. Infatti, il vento da nord-est che soffia a partire da ottobre, è più fresco e secco al centro-nord, ma lungo la costa sud-orientale (vedi le frecce azzurre) è capace di portare piogge abbondanti dopo essersi caricato di umidità sul Golfo del Bengala. Su questo tratto di costa, dove si trova la città di Chennai, il periodo più piovoso va dunque da ottobre a dicembre.
Anche le isole Nicobare e Andamane, che si trovano nel Golfo del Bengala conoscono questo monsone di ritorno autunnale, che si prolunga fino a dicembre nelle Andamane e persino a metà gennaio nelle più meridionali Nicobare. Simile il discorso per quanto riguarda le isole Laccadive, a sud-ovest della costa di Malabar.